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enetec
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Virgin Islands (United Kingdom)
4611 Posts |
Posted - 29 Mar 2005 : 15:35:01
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Leggevo qualche giorno fa che qualcuno (il MrDuo se non erro...) stava studiando qualcosa per realizzare un sensore di temperatura olio.
Siccome anch'io vorrei vedere di realizzare altrettanto (era previsto nel mio progetto turbo originario ed è saltato causa qualche disguido... ) sono andato a reperire qualche sensore da interfacciare alla Profec.
Quelli che ho trovato però sono tutti "passivi", in grado di variare solo la loro resistenza cioè, mentre alla Profec serve un segnale "attivo" in tensione, magari compreso, che so, fra 1 e 5 V. Pensavo quindi di realizzare un circuitino ad hoc.
Se mi spiegate cosa state studiando anche voi eventualmente mettiamo a comune gli studi fatti... (anche privatamente se volete: info@enetec.com)
Saluti |
TESSERA SOCIO TITOLARE 2013 N°120 No sign. No comment. |
Edited by - enetec on 29 Mar 2005 17:28:52 |
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jarod
sModerator
    
Vatican City
2288 Posts |
Posted - 29 Mar 2005 : 15:50:39
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Fa sempre un po' di effetto sentirsi chiamare in causa.. 
Il nostro studio era prettamente meccanico, ovvero come far entrare un sensore resistivo della VDO al posto del tappo olio di serie (problema numero uno) e come evitare di spaccare via tutto la prima volta che passi sopra un sasso (problema numero due..).
La cosa è stata risolta scegliendo dei sensori a profilo basso e passandoli prima nel tornio e poi in una filiera, di modo da togliere il filetto M14x1.5 e filettarli M12x1.25, introvabile in natura..
Per quanto riguarda la tua esigenza, il problema non è tanto generare un segnale positivo a partire dal valore resistivo rispetto alla massa che il sensore ti fornisce, quanto piuttosto calibrare il tutto..
Domanda: il valore di tensione deve essere direttamente od inversamente proporzionale alla temperatura? Perchè se la risposta è inversamente non serve nemmeno il circuito, basta prendere i sensori a doppia connessione e farci passare un segnale positivo invece di metterli a massa..
x Mr-Duo
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La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia... |
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danilo
Pistone Incallito
  
Italy
847 Posts |
Posted - 29 Mar 2005 : 17:21:36
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Ho realizzato dei sensori di temperatura per la mia emme che si basano sull'utilizzo di un chip della National Semicoductor siglato LM50 in sot-23 case (trovate le specifiche nel sito del costruttore). Comodo poiche alimentabile da 5 a 8 volt circa. Restituisce una tensione lineare in uscita (quindi tre fili, massa positivo e segnale)di 10mV per grado, misura da -40 a +125°C non molti per l'olio ma pratico per l'utilizzo. saluti
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SOCIO TITOLARE DAL 2004 MR2 roadster 2003 Silver Varallo Pombia (NO)
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enetec
Un(deleted)
    
Virgin Islands (United Kingdom)
4611 Posts |
Posted - 29 Mar 2005 : 17:50:32
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quote: Originally posted by jarod Il nostro studio era prettamente meccanico, ovvero come far entrare un sensore resistivo della VDO al posto del tappo olio di serie (problema numero uno) e come evitare di spaccare via tutto la prima volta che passi sopra un sasso (problema numero due..).
Uhm... io ho la coppa giù per riparare la perditina, quindi vado diretto: foro, flangiatura e via... 
quote: Originally posted by jarod Per quanto riguarda la tua esigenza, il problema non è tanto generare un segnale positivo a partire dal valore resistivo rispetto alla massa che il sensore ti fornisce, quanto piuttosto calibrare il tutto..
Esatto... soprattutto in considerazione del fatto che la tensione in auto è tutt'altro che costante... pensavo di stabilizzare l'alimentazione con uno Zener a 12V (o qualcosa del genere) e poi prendere l'uscita in corrente riportandola in tensione su una resistenza da montare "a valle" del sensore (in quanto la profec necessita che uno dei due capi sia a massa). Per la taratura... vorrei fare qualche misurazione di resistenza prima di installare il sensore e poi eventualmente con un po' di pazienza... 
quote: Originally posted by jarod Domanda: il valore di tensione deve essere direttamente od inversamente proporzionale alla temperatura? Perchè se la risposta è inversamente non serve nemmeno il circuito, basta prendere i sensori a doppia connessione e farci passare un segnale positivo invece di metterli a massa..
Bella domanda... mi pare che la Profec possa lavorare in entrambi i modi ma devo verificare... però un capo DEVE essere a massa in quanto TUTTI i segnali di ingresso utilizzano un unico segnale di massa.
La taratura della Profec è relativamente semplice cmq; si agisce su una tabellina a 4 valori del tipo:
Val min - Val max Tens. min - Tens. max
In teoria dovrebbe andare sia in direttamente che inversamente. Per tarare l'uscita dell'A/F ratio non c'ho messo più di mezz'ora...  |
TESSERA SOCIO TITOLARE 2013 N°120 No sign. No comment. |
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enetec
Un(deleted)
    
Virgin Islands (United Kingdom)
4611 Posts |
Posted - 30 Mar 2005 : 22:21:19
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quote: Originally posted by danilo
Ho realizzato dei sensori di temperatura per la mia emme che si basano sull'utilizzo di un chip della National Semicoductor siglato LM50 in sot-23 case (trovate le specifiche nel sito del costruttore). Comodo poiche alimentabile da 5 a 8 volt circa. Restituisce una tensione lineare in uscita (quindi tre fili, massa positivo e segnale)di 10mV per grado, misura da -40 a +125°C non molti per l'olio ma pratico per l'utilizzo. saluti
La tua dritta è stata fondamentale per indirizzarmi nella direzione giusta... 
I sensori "normali" di temperatura infatti hanno due problemi per l'impiego che devo farne: - sono "passivi", cioè a variazione di resistenza (mentre la Profec necessita di un ingresso in tensione); - non sono lineari nella variazione della resistenza al variare della temperatura (solitamente hanno andamento iperbolico).
Il primo problema si può ovviare abbastanza facilmente mediante un semplice circuito che, però, tanto semplice non è più se si desidera una buona precisione (a causa delle variazioni anche sensibili della tensione di alimentazione della vettura) mentre il secondo è un grosso problema in quanto la Profec sa gestire solo ingressi lineari e non iperbolici come quelli della maggior parte dei sensori resistivi.
Tramite una piccola ricerca penso di aver trovato ciò che fa al caso mio e penso possa essere utile per tutti in quanto, con un montaggio un po' "accorto" lo si può installare senza forare o modificare in alcun modo la coppa dell'olio.
Il sensore scelto è l'LM35 (o LM35A, non vanno bene l'LM35C o LM35D in quanto limitati in temperatura) che rispetto all'LM50 che mi consigliavi ha alcuni (fondamentali) punti a favore: - ha un maggior range di temperatura necessario per una temp. olio (da -55 a +150 °C) - accetta tensioni di alimentazione da 2 a 30V senza alcun problema e mantenendo la precisione elevata (ben sotto il °C) e fornendo un uscita in tensione direttamente proporzionale ai °C (10mV per grado C) permette una facilissima programmazione della Profec.
Io penso di applicarlo sul manicotto (metallico) di ritorno dell'olio alla coppa dalla turbina (così da valutare la temperatura massima a cui viene sottoposto l'olio) mediante fascettatura metallica e proteggerlo ricoprendo il tutto (connessioni comprese) con del silicone rosso per alta temperatura (così si riduce anche l'influsso dell'ambiente nel falsare la temperatura e si isolano bene le connessioni dalle intemperie). Ad ogni modo su una "normale" MKIII aspirata penso si possa applicare ad un lato non direttamente esposto al flusso dell'aria della coppa con egual successo.
Il fatto che stia a contatto con l'esterno della coppa e non con l'olio può essere eventualmente compensato mediante una taratura della Profec che tenga conto di ciò (che aggiunga qualche grado cioè, in percentuale) ma le variazioni non dovrebbero essere così elevate dopotutto.
Che ne pensate?
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